TERAMO – Teatro romano: pubblicato oggi il bando per il recupero funzionale. «Il bando, che scadrà il 28 giugno – precisa il sindaco Maurizio Brucchi –, prevede l’abbattimento di casa Salvoni e palazzo Adamoli, è scritto nero su bianco, spero quindi di evitare strumentalizzazioni». Il bando disciplina infatti le operazioni relative ai servizi di progettazione preliminare e definitiva, di verifica ed indagine archeologica e relativa relazione e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per la valorizzazione dell’area archeologica su cui insiste il Teatro Romano e del suo recupero funzionale, mediante la realizzazione una serie di intereventi, oltre alla demolizione di palazzo Adamoli e palazzo Salvoni, anche indagini e scavi archeologici, rilievo e studio degli elementi lapidei erratici e ricomposizione degli stessi, scavo archeologico della cavea, realizzazione di opere strutturali di sostituzione dell’ima cavea, opere di finitura della stessa, sistemazione aree esterne comprendente opere murarie di sistemazione e contenimento perimetrale ed opere a verde e di arredo urbano, realizzazione degli impianti elettrici, idrici, fognari e di sicurezza. L’aggiudicazione del bando avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, mediante attribuzione dei punteggi. Il secondo step che porterà al recupero funzionale dell’opera sarà rappresentato dalla gara per il progetto esecutivo e contestualmente anche l’affidamento dei lavori alla ditta appaltatrice. «E’ vero – aggiunge Brucchi – che siamo in ritardo di qualche mese sul cronoprogramma, ma questo bando ha portato via del tempo per essere realizzato. Le altre tappe procederanno più speditamente: entro fine mandato conto di avviare i lavori. Abbiamo dato prova, a dispetto delle affrettate considerazioni pervenute con improvvido allarmismo, che la volontà di recuperare il monumento è stata sempre attiva e l’attenzione mia personale si è costantemente prodotta in azioni e comportamenti finalizzati a ciò. E’ il caso di ricordare che il Protocollo di intesa sottoscritto il 22 Dicembre 2009 tra Mibac, Regione, Fondazione Tercas, Provincia e Comune, finalizzato proprio a realizzare il progetto è stato pienamente rispettato».